La prima fotografia in cui compaiono esseri umani

Nel 1837, a Parigi, dopo anni di esperimenti, Louis-Jacques-Mandé Daguerre riuscì finalmente a fissare le immagini osservate nella camera oscura in modo permanente.
I primi veri successi furono le nature morte, ma presto l’artista sarebbe uscito dal suo studio per andare oltre la mera rappresentazione dell’architettura e documentare, invece, la vita vera.
Tra il 24 Aprile ed il 4 Maggio 1838, Daguerre collocò il suo strumento presso una finestra nella parte superiore della sua abitazione al numero 5 di Rue des Marais e, da lì, fece la prima fotografia della storia in cui compaiono esseri umani.
Le carrozze coi cavalli e le persone percorrevano in lungo ed in largo l’affollato Boulevard du Temple, ma il lungo tempo di esposizione e la loro fretta di raggiungere le loro mete li condannò all’invisibilità, come fantasmi.
Tuttavia, sembra che la preoccupazione di un signore per l’aspetto e la pulizia dei suoi stivali abbia fatto rimanere lui ed il suo lustrascarpe fermi nella stessa posizione abbastanza a lungo da rimanere impressi nell’immagine e passare, quindi, alla storia.
(Tratto dal libro “Fotografia – La storia completa”, ed. Atlante)

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